Quando si parla di Hedge Fund si fa riferimento a dei soggetti che sono spesso considerati come i principali responsabili della recente crisi finanziaria. A causa delle loro caratteristiche operative, tra le quali emerge l’uso smodato della leva finanziaria, questi soggetti sono stati additati, più di altri intermediari, come la causa scatenante dell’instabilità e delle turbolenze del mercato che si sono susseguite nell’ultimo decennio, a causa dell’amplificazione dei rischi prodotta a livello sistemico.
Ciò non dovrebbe stupire dal momento che, nei periodi di maggiore incertezza ed instabilità, se questi soggetti sono costretti a liquidare i fondi a prezzi “stracciati”, si possono venire a creare inadempienze a catena che minacciano tutte le loro controparti finanziarie, tra cui banche e compagnie assicurative, sia in modo diretto sia indirettamente attraverso gli aggiustamenti al ribasso dei prezzi delle attività possedute.
Ma cosa sono esattamente questi Hedge Fund e come operano sul mercato?
Rispondere alla prima domanda potrebbe essere difficile in quanto non esiste una definizione ufficiale ed univoca di Hedge Fund dal momento che possono essere catalogati come tali tutti i fondi che non siano convenzionali fondi di investimento. In linea generale, seguendo quanto riportato in questa guida sugli Hedge Fund su Dizionarioeconomico.com, un fondo Hedge consiste in un pool, solitamente ingente, di capitali che può essere investito in ogni tipo di attività finanziaria, sia essa quotata e non quotata, liquida e meno liquida, speculando sul loro rialzo o sul loro ribasso a seconda di quelle che sono le previsioni prevalenti in merito al futuro andamento delle stesse.
La denominazione “hedge” può essere considerata un retaggio storico, dato che questi operatori, nascono alla metà del secolo scorso, come strumenti caratterizzati da acquisti e vendite di titoli col fine di copertura dai rischi tipici di mercato, ma con il passare del tempo e all’aumentare delle dimensioni dell’industria, la caratteristica della copertura si è persa a favore di strategie più o meno complesse che non necessariamente si possono catalogare come “hedging”, ma che al contrario si contraddistinguono sempre più per un intento speculativo.
Alcune differenze con i fondi di investimento tradizionali
Per quanto riguarda le modalità operative, le caratteristiche principali possono essere individuate tramite l’analisi delle differenze con i fondi di investimento più comuni, quelli tradizionali. La prima importante differenza rilevabile rispetto ad un fondo tradizionale sta nel fatto che l’Hedge Fund mira all’ottenimento di un rendimento assoluto: egli cerca, cioè, di ottenere risultati di gestione positivi in un dato orizzonte temporale, a prescindere dall’andamento dei mercati in cui opera. Per questo motivo, gli Hedge Funds agiscono con meno restrizioni e vincoli rispetto ai tradizionali fondi di investimento operando con più flessibilità e cercando di raggiungere rendimenti positivi e costanti nel tempo, in maniera sganciata dalla logica di mercato.
L’utilizzo dell’effetto “leverage”
Nel fare questo essi si avvalgono spesso dell’utilizzo della leva finanziaria, che costituisce un altro tratto distintivo di questi operatori di mercato. L’effetto leva mira a sfruttare potenziali movimenti favorevoli delle quotazioni delle diverse attività finanziarie e si basa sulla creazione di posizioni attive, in acquisto o in vendita, su strumenti per i quali si ritiene probabile un futuro aumento o decremento di prezzo. Tale effetto è rafforzato dalla tendenza a preferire strumenti derivati in cui le posizioni sono assunte attraverso margini piuttosto che investendo il valore effettivo dell’attività.
La differente regolamentazione dei fondi di investimento alternativi
Inoltre, mentre il gestore di un fondo hedge ha la possibilità di sfruttare le varie fasi di mercato andando anche contro lo stesso, i fondi di investimento tradizionali sono ispirati prevalentemente a delle strategie di investimento passive, legate a dei benchmark di riferimento, come ad esempio degli indici di borsa. Il motivo principale sta nella diversa regolamentazione a cui sottostanno le due tipologie di fondi: mentre i fondi classici sono regolamentati ed assoggettati a delle restrizioni inerenti la vendita allo scoperto dei titoli (ossia la pratica di prendere a prestito dei titoli di cui si prevede un ribasso per venderli e investire i proventi nell’acquisto degli stessi ad un prezzo di riacquisto meno elevato), i fondi di tipo hedge godono di una maggiore libertà operativa in questo senso dato che possono ricorrere più frequentemente allo short-selling così come ad altre strategie ideate per aumentare la performance o ridurre il rischio.