Il forex trading è decisamente più facile grazie alla possibilità di usare gli indicatori forex. Tuttavia, con l’ampia gamma di indicatori che vengono forniti dalla propria piattaforma di trading, è molto difficile decidere quale usare, soprattutto per chi inizia a fare Forex per le prime volte. In effetti, ci sono un totale di 99 diversi indicatori forex attualmente disponibili.
In generale, gli indicatori forex sono suddivisi in due categorie principali, leading e lagging. I primi sono quelli che consentono agli operatori di predire il movimento dei prezzi e questo gruppo di indicatori può aiutare i trader ad aprire posizioni e ad impostare stop loss in modo più efficace. I lagging indicators, invece, sono quelli che è possibile visualizzare solo guardando allo storico dei prezzi e al loro movimento. Questo gruppo di indicatori di solito viene usato per indicare il trend corrente.
Alcuni degli indicatori più usati, distinti per categoria, sono i Pivot Point e i livelli di ritracciamento e le estensioni di Fibonacci, tra gli indicatori leading, mentre tra quelli lagging vediamo le medie mobili, lo stocastico, il MACD e l’RSI.
Al fine di migliorare la precisione della negoziazione, bisogna riuscire ad utilizzare una combinazione di diversi indicatori, che ci permettano di sapere come entrare e uscire dal trend in modo più efficace. E’ possibile usare, ad esempio, le medie mobili e lo stocastico per identificare l’attuale tendenza del mercato, in modo da sapere la tendenza al profitto, mentre i pivot point e Fibonacci per pianificare qual’è il limite di un trend e, dunque, quando conviene uscire. In questa maniera è possibile avere un piano sistematico di negoziazione.
E’ quindi molto importante scegliere quegli indicatori forex che possono lavorare bene con il proprio piano di trading, in modo che si possa trarre profitto da essi. Infine, è necessario ricordare di pianificare sempre i traffici e gli scambi.