La definizione di mutuo chirografario è insita nella sua stessa denominazione.
Il termine “chirografario”, sta ad indicare una particolare forma di credito non assistita da nessuna forma di garanzia reale, ossia pegno o ipoteca, o personale per esempio una fideiussione.
A questo punto sorge spontanea la contrapposizione tra il mutuo chirografario e il mutuo ipotecario. Due forme di credito differenti non solo per le garanzie prestate ma anche per la durata, l’importo e le modalità di erogazione.
Analizziamo più da vicino le due forme di finanziamento:
Il mutuo ipotecario richiede necessariamente la costituzione di un’ipoteca su un’immobile a garanzia della somma erogata dal istituto di credito al proprio cliente. L’iscrizione ipotecaria, viene eseguita da un notaio e questo comporta un’ulteriore esborso monetario per la parte debitrice. Questa forma di mutuo, prevede l’erogazione di una somma di denaro di una certa consistenza, altrimenti non si giustificherebbe la costituzione della garanzia sull’immobile, l’orizzonte temporale del finanziamento sarà necessariamente a lungo termine, parliamo perlomeno di quindici o venti anni. L’erogazione del credito viene effettuata generalmente per stati di avanzamento delle opere e non in un’unica soluzione.
Il mutuo chirografario, nella terminologia comune è individuato con il “Prestito”.
La prima grande differenza rispetto al mutuo ipotecario è l’assenza di un’ipoteca. Come detto in precedenza la costituzione di un’ipoteca richiede l’intervento di un notaio per la costituzione della garanzia reale, evitando questo passaggio il debitore avrà un indubbio vantaggio in termini monetari e allo stesso tempo non si sentirà minacciato da un’eventuale pignoramento. Ma non pensiamo che la banca non richieda nessun genere di garanzia e provveda all’erogazione della somma richiesta senza cautelarsi. In genere a supporto del credito viene richiesta una fideiussione, prestata normalmente da parenti o conoscenti, ma non mancano casi in cui vengono prestate garanzie cambiarie o eventuali pegni su titoli.
A differenza del mutuo ipotecario il mutuo chirografario avrà ad oggetto un debito di modesta entità la cui cifra non supererà i 30.000 euro. E’ una forma di finanziamento che viene utilizzata per lo più dai privati assumendo la veste di prestiti personali nella vera accezione del termine, dalle imprese per l’acquisto di beni mobili o in tutti quei casi in cui viene preclusa la via del mutuo ipotecario.
Altro elemento distintivo è l’orizzonte temporale. Un mutuo chirografario sarà necessariamente di breve termine, la sua vita media non supererà i quattro o cinque anni.
In questa fattispecie l’erogazione del credito avverrà in un’unica soluzione.
Non esistono invece grandi differenze tra le due forme di finanziamento in merito alla restituzione delle somme ricevute, si tratterà di rate comprensive di una quota di interessi e una quota di capitale in base al piano di ammortamento precedentemente stabilito, rate mensili o trimestrali. Per quanto concerne il tasso di interesse questo potrà essere fisso, variabile o misto.
Il vantaggio più grande nel mutuo chirografario è rappresentato dall’assenza di una ipoteca e dal conseguente rischio di vedersi pignorare l’immobile in caso di mancato pagamento. Per contro le somme prestate sono sempre di modesta entità.