In un mondo che si fa sempre più sociale si stanno rivalutando molto gli Ostelli . Queste strutture molto simili agli alberghi , ma che fanno della condivisione degli spazi la loro prerogativa .
Come tutti saprete , l’ostello è un luogo nato per dare un letto a chi ha scarse disponibilità economiche . Difatti solitamente chi frequenta gli ostelli sono giovani che , armati di zaino in spalla , decidono di viaggiare da un punto all’altro dell’Europa (o del Mondo) .
La tendenza pare quella che nel nuovo millennio i clienti siano in aumento , complice forse la crisi economica che sta incalzando , o un’atmosfera sempre più attenta al sociale oppure le recenti ristrutturazioni di alcuni ostelli che adesso si presentano più chic .
Ma come si fa ad aprire un Ostello ?
Beh , innanzitutto va considerata molto attentamente la location , dopo di che va analizzata la domanda :
in quale città ho intenzione di aprire l’Ostello ?
esistono dei buoni flussi turistici in questa zona ?
esistono già altri ostelli ?
esistono dei buoni flussi di lavoratori trasfertisti ?
esistono università ?
esistono centri storico/culturali ?
Se già dopo queste domande , le risposte che vi siete dati non vi convincono , forse sarebbe meglio lasciar perdere . Se invece volete continuare la vostra indagine di mercato ricordatevi che è sempre meglio scriversi un business plan per 4 anni circa calcolando l’investimento e gli utili che vi aspettereste da tale investimento .
Il piano successivo sarà quello di presentarsi al comune dove volete aprire l’Ostello e presentare una DIA (denuncia di inizio attività ) . Gli ostelli rientrano tra le attività extra-alberghiere e sono disciplinati dalle leggi regionali .
Ogni regione stabilisce i propri standard necessari in materia sia edilizia che di somministrazione alimenti , prevenzione incendi , igiene , sanità e sicurezza .
Il passo successivo sarà quello di scegliere la forma giuridica per la quale registrerete la vostra attività .
Spesso gli ostelli si costituiscono come associazioni senza fine di lucro . Ricordatevi sempre che questo tipo di associazione deve reinvestire gli utili prodotti all’interno dell’attività . Non dovranno quindi comparire guadagni in bilancio . Se così dovesse accadere potreste incorrere a dei guai , quindi affidatevi ad un bravo commercialista .
Resta il fatto che il fine di questo blog è quello di guadagnare soldi , quindi non prenderemo in considerazione l’ipotesi associazione senza fine di lucro .
La legge prevede che solo le attività in forma associativa si possano chiamare ostelli , quindi in realtà voi dovreste aprire una impresa a livello familiare oppure altri tipi di società , ma comunque la vostra attività sarebbe inquadrata come hostel o albergo per la gioventù .
Lo step successivo , che consigliamo sempre , è quello di cercare tra le leggi regionali e i fondi UE se ci sono degli aiuti pubblici che finanzino l’avvio di strutture turistiche o extra-alberghiere .
Facciamo due conti per valutare attentamente l’investimento :
Prendiamo come esempio un Ostello da 80 posti letto :
Investimento calcolato : 350.000 €
30.000 € di progettazione
200.000 € impianti
70.000 € camere
30.000 € attrezzature e arredamento bar
5.000 € software di gestione , attrezzatura informatica e altro…
Spese di gestione calcolate : 250.000 €
60.000 € stipendi (calcolati 3 addetti)
36.000 € affitto
30.000 € utenze
15.000 € manutenzioni
5.000 € pubblicità
5.000 € assicurazioni
30.000 € materie prime
50.000 € lavaggio biancheria
20.000 € altro (commercialista ecc..)
Ricavi : 365.000 €
Ostello aperto tutto l’anno , per 80 camere , calcolando un 70% di occupazione media sarebbero circa 21.000 presenze annue che , moltiplicate per una tariffa media di 17-18 € darebbero tali ricavi .
Guadagno totale :
365.000 € – 250.000 €= 115.000 €
a ciò andrebbero poi aggiunti guadagni extra come colazioni , bar , e altri servizi a pagamento . Il rientro dell’investimento comunque solitamente avviene entro i 10 anni .