I ratei sono delle quote di costo o delle quote di ricavo di competenza del l’esercizio in chiusura, la cui manifestazione numeraria avrà luogo nei successivi periodi amministrativi. I ratei si distinguono in:
a) ratei attivi, quando si riferiscono ad una quota di ricavo che è di competenza del periodo amministrativo in chiusura,
b) ratei passivi, quanto si tratta di una quota di costo che è di competenza del l’esercizio in chiusura.
Il rateo è pertanto la contropartita all’imputazione di una quota di costo o ad una quota di ricavo; il valore da imputare si determina in funzione «tempo fisico» ovvero in base ai giorni di competenza dell’esercizio in chiusura.
Esempi di ratei sono riconducibili all’imputazione degli interessi passivi sul mutuo che maturano in via posticipata, interessi attivi su titoli, ecc.
La scrittura contabile di imputazione di quota di costo è in generale riconducibile alla seguente
Nel caso invece di imputazione di quota di ricavi, la scrittura contabile è la seguente:
Nel momento in cui, nell’esercizio successivo, l’impresa riceve il documento giustificativo relativo al costo, occorre “chiudere” il rateo passivo che era stato contabilizzato in chiusura e iscrivere per differenza il costo, come riportato nella scrittura contabile seguente
Nel caso, invece, di chiusura del rateo attivo, la scrittura contabile è la seguente.
Molto semplice.