Investire nell’oro oggi è diventato un modo per tenere a bada i propri risparmi e per trovare un bene rifugio nel caso avessimo necessità di contante.
L’oro è una garanzia per prestiti personali e non, consente di rientrare nell’investimento e, se scegliamo di investire nel classico lingotto, non avremo tasse da pagare quando lo rivenderemo. Abbiamo due modi per investire nell’oro. Naturalmente, l’investimento ha dei costi e dei rischi in entrambi i casi.
-L’investimento nell’oro fisico. Parliamo dei lingotti. Tra i vantaggi, possiamo trovarlo direttamente in oreficeria o nei negozi specializzati, possiamo ordinarlo direttamente da chi lo produce, lo avremo con noi in ogni situazione di difficoltà. Insomma, sapere di avere un lingotto in casa è sempre una bella soddisfazione. Soddisfazione che ha dei costi di gestione.
Infatti, avere un lingotto vuol dire avere una cassaforte o avere una banca che abbia in deposito il nostro oro, con evidenti costi legati al deposito. Inoltre, data la crisi economica, dovremo tutelarci anche dal rischio furto in casa con una copertura assicurativa che incide in base al valore del lingotto. Infine, l’ultimo svantaggio è la svalutazione: chi possiede già il suo lingotto, ora può rivenderlo a prezzi concorrenziali di sicuro guadagno, ma chi lo acquista ora lo paga caro e non sa se riceverà la stessa somma che ha pagato, dato che, con la crisi, tutti si sono organizzati per acquistarlo e per rivenderlo successivamente.
Se decidiamo di acquistarlo, facciamo in modo che il lingotto sia certificato 24 carati e non combinato. Acquistiamo e vendiamo l’oro solo presso operatori specializzati e non in quelli improvvisati.
-Investire in oro con replica sintetica. Per questo tipo di investimento in oro sono necessarie alcune spiegazioni a monte. Ad esempio, supponiamo che una banca sia indebitata e chieda un prestito alla BCE. Per farlo, deve dare in garanzia all’investitore il suo oro, rilasciando un certificato che attesti la qualità dell’oro depositato in banca.
Ora, sostituite la BCE con un investitore privato, cioè voi che avete deciso di investire in oro con replica sintetica. Avere questo certificato, sia esso ETF (cioè acquistando azioni della banca che ha oro in deposito) sia certificato classico, rappresenta un investimento basato sulla fiducia, non avremo mai il nostro lingotto in mano e se la banca dovesse fallire, quel certificato sarebbe carta straccia.
Per non parlare della tassazione, che qui incide pesantemente perché il certificato è frutto di speculazione finanziaria.