I mutui sono una delle tipologie più usate di finanziamento a cui possono ricorrere sia privati che imprese. Per questo è frequente trovare dei mutui all’interno dei bilanci e dei rendiconti finanziari di queste. In questa guida vediamo come far transitare un mutuo all’interno di un cash flow, collocandolo nell’apposita sezione.
I mutui sono finanziamenti scomponibili in due parti: una è il vero e proprio importo finanziato al soggetto beneficiario, l’altra è una quota di interessi calcolata in base ad un tasso specifico e alla durata del piano di ammortamento. Il soggetto finanziato dovrà restituire l’importo e gli interessi con rate corrisposte periodicamente a loro volta composte nel medesimo modo, ovvero da una quota capitale e da un quota interesse.
In un bilancio troviamo entrambe le quote, ma in sezioni diverse, infatti nello Stato Patrimoniale troviamo il debito residuo del mutuo, che, se sottratto al debito residuo dell’anno precedente mi fornisce l’importo delle quote capitali. In Conto economico troviamo invece l’importo degli interessi pagati dall’impresa per il mutuo, che sono un vero e proprio costo finanziario d’esercizio per l’azienda. Sommando le due quote avremo l’importo dei canoni pagati nel corso dell’anno.
Ovviamente nel cash flow transiterà l’intero importo del canone poiché in tale prospetto vengono riportati i movimenti finanziari, e quindi gli effettivi esborsi, dell’esercizio. Solitamente i canoni sono riportati suddivisi nelle due quote all’interno del Cash Flow Finanziario. Pertanto se ad esempio avessi nel conto economico € 1.000 di interessi e ricavassi dallo Stato Patrimoniale € 9.000 di quote capitale, nel cash flow riporterò 10.000€, complessivi o suddivisi nelle due quote.