Le ricerche sull’umore degli italiani parlano chiaro, se il futuro economico dell’Italia nel suo complesso spaventa meno, il vero problema sono le prospettive di lavoro.
I dati in questo senso non sono certo positivi, soprattutto per quello che riguarda l’occupazione giovanile e la disoccupazione di ritorno. L’allarme resta dunque a livelli di guardia, ma esistono alcuni accorgimenti che chi è alla ricerca di un lavoro non può ignorare. Vediamo quali sono i consigli per trovare lavoro.
Ampliare il raggio d’azione, questo è senza dubbio l’obbligo più impellente per chi oggi si ritrova a spulciare tra gli annunci di lavoro alla disperata ricerca di un’occasione. L’avvento di Internet ha reso più semplice la ricerca e catalogazione delle diverse opportunità, ma è sempre e comunque l’atteggiamento a fare la differenza. Ampliare il raggio d’azione va inteso dunque in una duplice accezione, non significa soltanto cercare posizioni anche non strettamente legate alle proprie passioni o al proprio profilo di studi, ma anche e soprattutto non porsi limiti dal punto di vista geografico. Le offerte in fondo non mancano, basta andare su un sito di recruiting qualsiasi per rendersi conto che le aziende che assumono per fortuna esistono ancora. Soprattutto all’estero il mercato è ancora vivace, senza contare che le esperienze contano più che sul mercato italiano, dove purtroppo spesso vengono anteposti altri criteri nella selezione. Molte volte può essere utile candidarsi direttamente sui siti delle aziende, è possibile fare riferimento a questo blog dove sono riportate le pagine per inviare il curriculum direttamente.
Presentarsi nel modo migliore, questo è un dettaglio che molti tendono a non considerare con la giusta attenzione. Il primo approccio con l’azienda è costituito da curriculum e lettera di presentazione, quindi questi due elementi vanno curati, sia che si decida di inviarlo tramite Internet sia che lo si faccia via posta. Le aziende ricevono centinaia di curriculum al giorno, quindi bisogna cercare di differenziarsi, pur presentando il proprio profilo al meglio. In questo senso stanno prendendo piede forme sempre più creative di curriculum, ma non bisogna sottovalutare la lettera di presentazione, che andrebbe personalizzata per ogni azienda, mostrando i punti di forza e le aspirazioni in maniera chiara ma non banale.
Mettersi in gioco, questo è forse il consiglio più importante, quello da cui anche gli altri due non possono prescindere, perché consiste nel non demoralizzarsi davanti agli oggettivi problemi né spaventarsi se un annuncio non corrisponde perfettamente al proprio profilo o alle proprie aspettative. Per chi è ancora all’università mettersi in gioco significa anche iniziare presto a cercare lavoro, quando ancora si studia, partecipando a seminari o candidandosi per uno stage. Per chi ha avuto già esperienze invece significa non fossilizzarsi ma cercare di specializzarsi ulteriormente, ampliando il ventaglio di conoscenze teoriche e di collegamenti professionali. Le occasioni come detto non mancano, ma come in tutte le cose della vita bisogna saperle cogliere al volo e farsi trovare pronti.