Cercare lavoro non è qualcosa che si possa improvvisare. Esistono regole ben precise da seguire se si vogliono ridurre al minimo i rischi di insuccesso, soprattutto in un mercato competitivo e sempre più ristretto come quello odierno. Vediamo allora quali sono le 10 mosse per capitalizzare le possibilità di assunzione nell’azienda dei propri sogni.
Curriculum personalizzato, il curriculum copia incolla finisce dritto nel dimenticatoio, quindi è bene personalizzare al massimo i contenuti e, perché no, anche la forma. Su Internet si trovano numerosi casi vincenti di curriculum personalizzati sfruttando la tecnologia e un pizzico di creatività. Se proprio non siete artisti dentro, almeno evitate le solite frasi fatte che tutti si sentono in dovere di scrivere. La personalizzazione è quella relativa ai contenuti, per la forma è possibile utilizzare questo modello.
Lettera di presentazione, anche questo documento deve essere personalizzato in base al tipo di lavoro e all’azienda a cui viene inviato. Per trovare qualche idea, è possibile vedere questo blog dedicato alla lettera di presentazione.
Ricerca diversificata, per trovare lavoro bisogna sfruttare ogni tipo di canale possibile, non solo Internet, che facilita il compito ma automaticamente vi getta in un calderone con migliaia di altri candidati. Allo stesso modo, anche per l’invio non andrebbero scartati a priori canali poco battuti, come il vecchio sano invio via posta o la consegna a mano.
Le relazioni contano, nel mercato del lavoro attuale, ampio e competitivo, gestire al meglio il proprio network di relazioni diventa fondamentale per trovare le offerte migliori. I contatti professionali sono la nostra ricchezza, e andrebbero curati e coltivati, anche attraverso social network specifici.
Conoscere le aziende, studiare il mercato e le aziende di riferimento è un primo passo importante per approcciare al meglio l’invio del curriculum (con lettera di presentazione) e il successivo colloquio di lavoro. Maggiori saranno le nostre conoscenze maggiori saranno le possibilità di stupire i selezionatori e vincere la sfida del lavoro.
Pensare positivo, il positive thinking è l’atteggiamento migliore per affrontare le delusioni che tutti, prima o poi, saremo costretti ad affrontare. La fiducia nel futuro e il pensare positivo sono peraltro caratteristiche molto apprezzate dalle aziende, quindi lasciate i tetri mugugni nel cassetto.
Studiare per il colloquio, bisogna studiare prima di affrontare un colloquio di lavoro? Sì, perché arrivare impreparati è deleterio. Studiare significa lavorare su se stessi, sul proprio curriculum e sulle conoscenze del mercato e dell’azienda (mission, vision, organigramma).
Puntualità d’obbligo, una qualità spesso sottovalutata dai candidati, la puntualità è il primo biglietto da visita. Arrivare in ritardo (o in mostruoso anticipo) raccontano di voi più di quanto vogliate, quindi meglio attrezzarsi per non iniziare con il piede sbagliato.
L’abbigliamento, formale o casual, questo è il problema. Un problema che si risolve appunto studiando l’azienda e conoscendo la sua policy in merito all’abbigliamento. Nel dubbio, comunque, meglio essere eleganti che casual.
Mostrare le proprie capacità, raccontare le proprie esperienze va bene, ma quel che interessa alle aziende è cosa sapete fare in concreto. Quindi durante il colloquio mostrate con esempi reali quello che avete imparato e quale contributo avete dato ai vostri precedenti datori di lavoro.
Mostrare interesse, prima della stretta di mano che sancisce la fine del colloquio, non abbiate paura di fare domande specifiche sull’azienda e sul lavoro. Si tratta di un modo per mostrare interesse e allo stesso tempo focalizzare meglio le richieste del selezionatore.